Proposta di Legge per la riduzione dell’Iva sul petfood e sulle cure per gli animali

Nella giornata di ieri, 28 maggio, è stata presentata alla Camera dei Deputati una Proposta di Legge che intende risolvere una situazione di scarsa equità fiscale più volte segnalata da chi ha a cuore il benessere degli animali da compagnia.

Con l’obiettivo di ridurre l’aliquota IVA sul pet food e le prestazioni veterinarie, la proposta di legge intende infatti adeguare la tassazione italiana alle realtà europee più avanzate, riconoscendo l’importanza degli animali d’affezione nelle famiglie e riducendo il carico fiscale per i proprietari.

La proposta di legge promossa da Assopets, ha come prime firmatarie le deputate Rosaria Tassinari e Rita Dalla Chiesa.

Il tema ha una forte valenza sociale perché coinvolge le famiglie: è noto come i bambini che crescono a contatto con gli animali vengono educati a valori come responsabilità e rispetto della vita, mentre gli anziani che si occupano di un animale domestico hanno benefici da un punto di vista fisico e mentale. Inoltre si tratta di un comparto economico importante, troppo spesso sottovalutato.”, ha commentato l’on. Tassinari, prima firmataria della Proposta di Legge.

Assopets, Associazione italiana dedicata alla tutela dei consumatori proprietari di animali domestici, da anni combatte per quella che definisce una battaglia di civiltà. ‘Amare non è un lusso’ è lo slogan della loro campagna, come spiegato da Filippo Maturi, presidente di Assopets. “Il nostro messaggio è chiaro: i nostri amici a quattro zampe sono membri effettivi delle nostre famiglie. È inaccettabile che ciò che è essenziale per il loro benessere venga tassato come un bene di lusso. Questa è una battaglia di civiltà. Molti Paesi sono già avanti su questo tema, come la Germania, dove l’aliquota IVA per il pet food è solo del 7%.”

“Quella sulle prestazioni veterinarie e il cibo per animali domestici è una tassa occulta nei confronti di milioni di famiglie italiane, con l’Iva così alta su questi prodotti e servizi incentiva indirettamente nei fatti l’abbandono e la trascuratezza della salute degli animali in un momento di difficoltà economica. Noi siamo sempre contro le tasse, specie se si tratta di beni essenziali”, ha spiegato Alessandro Bertoldi, direttore esecutivo dell’Istituto Milton Friedman.