Schesir, brand del petfood per cani e gatti appartenente ad Agras Pet Foods, richiama l’attenzione sui rischi derivanti dal contatto con un pericoloso insetto, e lo fa con la consulenza del medico veterinario Vittorio Saettone, che da anni collabora con il marchio. Con l’affacciarsi della bella stagione, infatti, torna la voglia delle passeggiate in compagnia dei pet, ma tra le abbondanti fioriture e il tepore dell’aria aperta, si nasconde anche una seria minaccia: la processionaria.
Il dottor Saettone spiega perché la processionaria rappresenta un pericolo e come tutelare il benessere del cane e lo fa inviando una mail a tutti gli iscritti alla newsletter di Schesir. Ecco le indicazioni fornite su come prevenire il pericolo.
Processionaria: l’identikit
Si tratta di insetti lepidotteri diffusi in Europa ed Africa, dal ciclo di vita di circa un anno. La crisalide e la falena di questa specie sono assolutamente innocue, ma allo stadio larvale è ricoperta da una peluria tanto leggera quanto urticante. È per questo che marzo e aprile sono i mesi più a rischiosi per i nostri cani: in questo periodo le larve usciranno dai loro nidi e, come in processione (da cui il nome), se ne andranno alla ricerca di un posto sottoterra dove rifugiarsi per iniziare la metamorfosi. Una volta completata, voleranno alla ricerca di alberi, soprattutto pini, querce e cedri, dove creeranno il caratteristico bozzolo a protezione delle uova, in vista del freddo autunnale.
Ingestione o contatto, che fare?
Le conseguenze per gli umani, purché non soggetti sensibili o allergici, di solito si limitano ad un eritema molto fastidioso. Per i cani le cose sono molto diverse: in caso di contatto coi peli, la salivazione abbondante è solo il primo sintomo di una violenta infiammazione del cavo orale, che seguirà nel giro di pochi minuti.
La tossina veicolata dalla peluria potrà portare al rigonfiamento di lingua ed esofago fino al soffocamento, o provocare una necrosi del tessuto linguale e nasale tale da richiedere l’asportazione chirurgica delle parti compromesse. Altri sintomi tipici potrebbero essere febbre, perdita di voracità, vomito e diarrea emorragica, nonché shock allergico e, purtroppo, anche il decesso.
In ogni caso, se si dovesse sospettare il contatto con una processionaria, la prima cosa da fare è risciacquare ripetutamente la bocca e le parti interessate del tuo cane.
Proteggendo le mani con dei guanti, una volta tolto il grosso della peluria, bisogna raggiungere subito da un medico veterinario, che può fornire tutte le cure e gli accertamenti necessari.
Basta poco per fare la differenza
La processionaria non è una rarità, ma nemmeno i caratteristici nidi. Quando si va in montagna è buona norma dare un’occhiata al bosco circostante e, nel caso capitasse di avvistarne, bisogna accertarsi che il cane resti nelle vicinanze. Quindi è opportuno chiamare le autorità competenti e non tentare di schiacciare le larve o bruciare il bozzolo. La peluria, infatti, si sposta nell’aria e il rischio è di trovarsela addosso senza neanche accorgersi.
Schesir, inoltre, invita i propri iscritti ad aiutare altri doglover a proteggersi da questo rischio, condividendo la notizia pubblicata su Instagram, oppure inoltrando l’email ricevuta.