Almo Nature: proposta di Regolamento europeo sul benessere di cani e gatti

“Ci appelliamo a tutti gli eurodeputati, a cui abbiamo inviato un nostro pacchetto di emendamenti, affinché colgano l’opportunità storica della proposta di Regolamento europeo sul benessere di cani e gatti e loro tracciabilità, attualmente in discussione in commissione AGRI al Parlamento europeo, per affermare norme di civiltà, con un impegno concreto a favore del benessere dei nostri amici a quattro zampe.

Le decisioni che prenderanno non solo influenzeranno la vita di cani e gatti, ma avranno anche un impatto significativo sui valori etici e morali della nostra società, condivisi da milioni di cittadini europei che amano e rispettano questi straordinari compagni di vita”.

Lo dichiara Pier Giovanni Capellino, Presidente della Fondazione Capellino, proprietaria al 100% di Almo Nature, società benefit di pet food da sempre impegnata, col suo progetto “Companion for Life”, nella promozione di una visione olistica della relazione tra umani e cani e gatti.

Fino ad oggi, la legislazione dell’Unione Europea ha considerato gli animali da compagnia principalmente come merci o vettori di malattie, ignorando la loro natura di esseri senzienti.

La proposta di Regolamento europeo sul benessere di cani e gatti e loro tracciabilità, offre un’opportunità straordinaria perché per la prima volta nella storia del diritto dell’UE, sta per essere approvata una legislazione chiara e valida in un tutti i paesi dell’Unione europea a tutela di cani e gatti ma sono necessarie misure chiave per garantire un cambiamento duraturo in tutto il continente.

Tra i contributi di Almo Nature, vi è l’obbligo di registrazione e microchip per tutti i gatti e i cani fin dalla nascita, non solo per gli allevatori ma compresi quelli nati in contesti privati, così come la creazione di database nazionali interoperabili. Queste misure servono a contrastare gli smarrimenti, assicurano una protezione adeguata degli animali da compagnia e contribuiscono a combattere l’abbandono e la mancata cura da parte di proprietari negligenti.

È fondamentale sottolineare anche l’importanza delle sanzioni penali minime per coloro che violano questi standard di benessere. Attualmente, l’abuso di animali da compagnia è punito con pene irrisorie, consentendo ai maltrattatori di non affrontare le conseguenze delle loro azioni. Sanzioni più severe rappresenterebbero invece un messaggio forte e chiaro: la crudeltà verso gli animali in Europa non è tollerata.

“Sarà nostra priorità – conclude il Presidente Capellino –  continuare a collaborare con le istituzioni e le organizzazioni affini per promuovere politiche che riflettono i valori di compassione, responsabilità e rispetto per tutti gli esseri viventi”.