In Europa, con la Germania a dettare il passo, il gatto resta il driver principale del mercato petfood e petcare in numerosi paesi. In Italia come riporta il rapporto Assalco-Zoomark incide per il 53,7% sul fatturato complessivo
Viene stimata una popolazione felina negli appartamenti e case del continente di almeno 113,5 milioni di esemplari. Nel mercato tedesco a fine 2021 le associazioni di settore evidenziavano la presenza di quasi 17 milioni di gatti. Il che si traduce in circa 1,8 miliardi di euro di spese alimentari specifiche, comprendendo anche snack fuoripasto e latte per gatti. Si tratta di circa 500 milioni di euro in più rispetto alla raccolta italiana.
Si tratta di un incremento annuo del 6,4%, a dimostrazione di un universo merceologico di primaria importanza e in ottimo stato di salute.
A completamento, accessori e suppellettili per gatti intercettano ulteriori 230 milioni di euro, per una crescita leggermente più contenuta ma comunque di riguardo (+5,5%), mentre l’ambito delle lettiere sale a oltre 300 milioni di euro, con un incremento del 4,5%.
Una dimostrazione evidente del gradimento prioritario che il gatto raccoglie fra gli animali da compagnia in Germania. E dell’intenso grado di inserimento familiare che riesce a scatenare.
Uniforme l’amore per gli animali lungo la penisola e le diverse fasce d’età. Il 96% degli italiani ritiene che i pet siano ormai considerati membri della famiglia, il 90% afferma che sono nutriti e curati meglio, che sono più accettati anche nei luoghi pubblici e più presenti nei media di comunicazione. Se il 42% delle persone vive con un animale da compagnia, il 9% di questi ha scelto di farlo lungo i due anni di pandemia con i bambini come elemento di accelerazione per l’adozione.