Le carezze fanno bene e non soltanto agli uomini ma anche agli animali. Pare che che le coccole riducano lo stress e la produzione di cortisolo. Ma senza esagerare. Per capire quante attenzioni riservare, Amusi, il brand di pet food di Neulabs, la prima piattaforma in Italia che acquista, crea e sviluppa brand Direct-To-Consumer a livello internazionale, ha posto alcune domande a Costanza Delsante, medico veterinario e consulente per la nutrizione. A riguardo l’esperta dice: “Cani e gatti amano la socialità, la loro mente è strutturata per stare con gli altri e vivere con il branco familiare. In questa dimensione, coccole e contatto fisico sono elementi naturali, anzi, l’affetto rappresenta una vera e propria iniezione di benessere. Quello di cui gli animali hanno bisogno, e che spesso dimentichiamo, è la chiarezza: la relazione cane-padrone si basa su di un rapporto gerarchico in cui l’uomo è l’elemento dominante. Cani e gatti hanno bisogno di sapere chi è la guida del branco e soprattutto devono avere un linguaggio comune con cui comprendersi a vicenda“.
Cosa fare quindi? La veterinaria risponde: “Occorre rapportarsi con gli animali con dei segnali chiari: le coccole, in questo contesto, sono segnale di gratificazione, di affetto, e devono essere un premio per un atto positivo. Troppe tenerezze, di contro, potrebbero disorientarli, perché non ne capirebbero il motivo. Gli animali domestici hanno bisogno di dare un significato ai nostri gesti e dobbiamo essere attenti ad un eccesso di effusioni, perché potrebbero rivelarsi controproducenti“.
Coccole sì quindi ma nella giusta misura. L’importante inoltre è che l’alimentazione non venga usata come una coccola. A riguardo Costanza Delsante chiarisce: “è uno degli errori principali nella relazione cane-padrone. Non è così che lo gratifichiamo. Quello di cui il cane ha bisogno è un’interazione quotidiana e stimolante con il padrone, in cui attenzioni, cure, gioco e coccole si alternano in maniera razionale e motivata“.
Gli essere umano possono inoltre avere un effetto positivo sulla produzione di cortisolo, l’ormone dello stress, negli animali. La dottoressa Delsante rivela che: “Attraverso la valutazione di parametri endocrini, fisiologici e comportamentali è stata confermata l’efficacia del contatto fisico con l’uomo anche nel ridurre il livello di stress dei cani. Un contatto delicato (ad esempio delle carezze sul petto) è utile per calmare i cani durante o dopo aver vissuto un evento stressante, andando ad abbassare la frequenza cardiaca e la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress. Altri studi invece dimostrano come avere un contatto fisico rassicurante con il padrone aiuti il cane a mantenere la calma più a lungo una volta separatisi“.